Un Alberto Forchielli a tutto tondo ospite d’eccezione della Round Table

Ieri sera, la Round Table 62 di Imola, in una meravigliosa serata intertavola organizzata con gli amici fraterni della Tavola 38 di Faenza, ha avuto il privilegio di ospitare il noto economista Alberto Forchielli.

Ospite sempre più frequente di trasmissioni d’approfondimento politico e parodiato da niente meno che Maurizio Crozza, Forchielli è un economista laureato all’Università di Bologna, ove fu alievo del professore per antonomasia Romano Prodi. Conseguito un Master in Business Administration alla Harvard University di Boston, la vita professionale di Alberto Forchielli è stata un susseguirsi di incarichi sempre più prestigiosi: consulente del Ministero del Bilancio e degli Affari Esteri, presidente di Finmeccanica nell’area Asia-Pacifico, Senior Advisor per la Banca Mondiale prima e la Banca Europea degli Investimenti poi. Oggi Forchielli è un imprenditore e finanziere che si occupa di Private Equity attraverso il proprio fondo, fondato nel 2007, Mindful Capital Partners, e vive una vita tra Stati Uniti, Cina e Italia. Quale momento migliore quindi, per la Round Table, di ospitare un personaggio di questa caratura, con il polso della situazione su quanto sta accadendo in questi mesi di assoluto stravolgimento del mondo in termini sia geopolitici che finanziari.

Ieri sera Forchielli ci ha regalato alcune ore a ruota libera, scevro da qualunque esigenza di conformismo, dal politically correct o dagli interessi di uno storytelling confezionato ad hoc per il pubblico. Ha parlato sinceramente, come una persona che analizza la situazione razionalmente, lasciando da parte politica o pregiudizi per concentrarsi sui fatti. È stato un sincero piacere poterlo ascoltare ed interrogarlo sui temi di attualità: dalla guerra Russia-Ucraina al ruolo della Cina, dal caro bollette al problema dell’approvvigionamento delle materie prime, passando per considerazioni socioeconomiche e finanziarie tutt’altro che banali ed immediate per chi non è del settore, fino a parlare di casa nostra, della fine del governo Draghi e del futuro governo Meloni. 

Con la sua maglietta arancione, Forchielli è stato protagonista assoluto della serata, lasciando a ciascun tabler un prezioso arricchimento personale, spunti di riflessione mai banali e fuori dalla prospettiva italianocentrica di quasi tutti i media nostrani. Particolarmente apprezzati sono stati i passaggi relativi alle prospettive con cui i paesi extraeuropei guardano alla situazione globale. Si è infatti parlato del punto di vista degli americani, smontando le dietrologie su presunti interessi statunitensi derivanti dall’indebolimento dell’Europa e dal conflitto con la Russi. Ma anche del punto di vista dei russi e dei cinesi, popoli che tendiamo a stigmatizzare ma dei quali ci siamo accorti di avere una conoscenza ancor meno che superficiale.

Non possiamo che ringraziare di cuore il nostro Ospite per l’infinita gentilezza, spontaneità e simpatia con cui ci ha voluto dedicare, per la seconda volta in pochi anni. Avere l’opportunità di sedere a tavola con persone di una simile caratura, potercisi interfacciare senza filtri e addirittura confrontare, è una della più straordinarie opportunità che la Round Table può offrire. 

Infine, la serata di ieri è stata anche occasione di accogliere un nuovo Tabler nella famiglia della RT62 di Imola, ovvero il dott. Ruggero Campisi, medico chirurgo specializzando in Otorinolaringoiatria presso l’Università degli Studi di Ferrara. Una persona stimabile, entusiasta e propositiva che ha già dimostrato di poter portare un grande contributo alla tavola.